Damian by Bianca Rita Cataldi

Damian by Bianca Rita Cataldi

autore:Bianca Rita Cataldi [Cataldi, Bianca Rita]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B01MT4ZXE5
editore: Bianca Rita Cataldi
pubblicato: 2017-01-02T00:00:00+00:00


3

«Dovevate ascoltarlo, quando vi diceva che non voleva andarci».

La voce di mia nonna mi arrivava attutita dalla distanza, ma riuscivo comunque a distinguere le parole. Era stata lei a venirmi a prendere quando Michael aveva telefonato, agitatissimo, la mattina dopo il mio primo e ultimo esperimento incendiario. Avevamo camminato insieme, io e nonna Zooey, nel silenzio che si faceva sempre più completo man mano che ci allontanavamo dal gruppo vociante degli altri bambini del camp.

«Io ti porto via. Col cavolo che ti lascio qui, a te» borbottava lei di tanto in tanto, benché non ci fosse neppure bisogno di ripeterlo perché stavamo già andando via. La sua collana preferita di perle di legno sbatteva contro il ventre che negli anni si era ingrossato, i piedi negli zoccoli affondavano nel terreno ancora umido delle prime ore del mattino.

«Se lo meritava» borbottavo io, di rimando.

Ma la nonna non era veramente arrabbiata. Faceva finta, perché sapeva che doveva educarmi e non poteva di certo accettare che suo nipote andasse in giro a incendiare tende da campeggio. Eppure, una volta a casa, fu lei a prendere le mie parti contro i miei genitori.

Mia madre diventò una furia, quando seppe cos’era successo. Il suo ritornello preferito divenne Ma guarda un po’ se io devo farmi il culo in ospedale di notte solo per tornare a casa e sapere che mio figlio fa il piromane. Poi c’erano le strofe che cambiavano dai toni del “dopo tutto quello che faccio per te” al “hai preso da tuo padre, di certo non da me”. E poi riecco il ritornello. Ma guarda un po’ se io devo farmi il culo…

Ho un ricordo molto preciso, nella mia mente. Se fosse un’immagine stampata, l’avrei senz’altro affissa alla mia bacheca di sughero, ma il punto è che è semplicemente un ricordo, ed è solo nella mia testa. La scena è stretta, vista attraverso la ringhiera di legno delle scale che portavano al piano di sopra. Io sono lì, seduto sui gradini ricoperti di moquette, e vedo la nonna, in piedi nei suoi vestiti sgargianti di zingara, che mi difende ad alta voce contro le litanie senza fine di mia madre e di mio padre. Quando penso a lei, la vedo lì, nel salone, ritta come un eroe greco dell’Odissea.

«Dovevate ascoltarlo quando vi diceva che non ci voleva andare. Non lo ascoltate mai».

Ma io non avevo bisogno che loro mi capissero, o almeno questo era quello che credevo. Avevo lei, nonna Zooey. Lei era tutta la famiglia di cui avessi bisogno.



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